Dopo aver pensato a
lungo, sono arrivato ad una conclusione per gli ebrei e i campi di
concentramento: gli ebrei sono morti tutti. Un mondo è finito. Se ci pensate
bene, anche gli ebrei che oggi sono o sembrano vivi, in realtà sono morti. Una manifestazione di
odio talmente grande non può lasciare sopravvissuti. Quelli che in realtà sono
sopravvissuti, lo sono per caso e lo sanno. E lo sanno i loro figli. Ci
vorranno ancora anni ed anni prima che ci sia un periodo non dico felice, ma avulso
dalla sofferenza:
per ora, non passa giorno che l'argomento dello sterminio non
aleggi sulla faccia della terra. Pertanto, bisogna attendere: basta un giorno
solo vissuto senza ricordare lo Sterminio, ma quel giorno è lontanissimo e fino
a quel giorno gli ebrei non possono rinascere.
Ma voi direte: cosa
c'entra tutto questo col nostro risparmio?
La risposta è che la
situazione è analoga, per non dire uguale.
Quello che è stato
fatto, a partire dal 1997, negli Stati Uniti, sotto il loro impero, rimarrà
nella storia.
Il monumento alla
prevaricazione, all'imbroglio, alla perfidia, nel paese che dovrebbe essere il
simbolo della nuova civiltà.
Molti di noi non hanno
ancora idea di cosa è stato fatto, ripetuto nel 2000 e ripetuto nel 2007: per
essere ancora ripetuto ieri ed essere in corso tutt'ora.
Le conseguenze le
avremo per i prossimi venti o trent'anni minimo.
Il dramma è di una
vastità molto più grande di quella di Auschwitz e una cosa è sicura: è finita
una civiltà, come quella ebrea.
Siamo morti tutti. Solo
quando non avremo più niente da perdere, perché avremo perso tutto, s'inizierà
una nuova civiltà con nuovi valori. Chi non ha niente da perdere non può essere
decadente.
E dovete sapere che i
finanzieri stanno continuando. Sanno dell'impunità e, a causa della nostra
decadenza, non temono nulla, nemmeno l'eliminazione fisica.
Speriamo bene per i
nipoti dei nostri figli: le generazioni precedenti sono già condannate.
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