giovedì 1 marzo 2012

A102 Letteratura: Carlo Maria Cipolla


Nasce nel 1922 e muore nel 2000.
Un autore eccezionale. Uno storico di primissimo livello, mai noioso, divertente, che sa cogliere con ironia gli aspetti della natura umana.

Leggendo un libro di Cipolla, otterrete:
1.  Un divertimento e un passatempo eccezionali, meglio sicuramente di molti documentari che si possano eventualmente vedere per televisione.
2.  Un notevole miglioramento delle vostre conoscenze storiche, tutte irreprensibili e scientificamente approfondite, anche se narrate da Cipolla in modo spiritoso ed umoristico.
3.  Un miglioramento sulla conoscenza dei nostri simili. Mai, come leggendo un libro di Carlo Maria Cipolla, potrete toccare con mano che l'umanità fa ridicolmente sempre gli stessi errori.
Alla fine della lettura di un libro di Cipolla, avrete una grande soddisfazione e vi guarderete attorno, squadrando gli altri dall'alto in basso: poveri, loro non hanno letto Cipolla…
Ovviamente, anche tra i libri di Cipolla ve ne sono di più leggeri e di meno leggeri, ma nessuno richiede una preparazione molto profonda a priori: la preparazione molto profonda vi verrà perché sarete invogliati a nuove letture.
A quel punto potrete leggere Fernand Braudel (forse il più grande), Eric John Ernest Hobsbawm sinistroide, Edward Gibbon destroide: poi sarete contenti nel guardarvi allo specchio.
Non sempre partire dalla Cipolla fa piangere. (battutaccia…)
Per farvi venire l'acquolina in bocca, vi riporto alcuni passi di Storia economica dell'Europa pre-industriale, del 1974, edito da il Mulino.
"Uno studente che studia poco e male nei suoi anni di scuola è l'equivalente di una fabbrica che viene costruita malamente: i difetti si faranno palesi quando si dovrà cominciare a produrre." (pag.110).
"Un Paese sottosviluppato ha imprenditori che valgono poco, operai che valgono meno, professori incompetenti, studenti che studiano poco, governanti che non sanno governare e cittadini senza senso civico. Per questo il Paese resta sottosviluppato. La mancanza di capitali e l'arretratezza tecnologica e amministrativa sono più conseguenze che cause del fenomeno dell'arretratezza." (pag.112).
"Per quanto riguarda i prezzi e le filiere, il principio di fondo [che veniva applicato nel Medio Evo] era la tassativa proibizione di acquistare beni di prima necessità (carne, olio, pesce, fieno ecc.) a scopo di rivendita…" (pag. 270).
"…nel 1474, il Papa Sisto IV (per calmierare i prezzi) concedeva, a chi volesse avvalersene, di coltivare un terzo dei terreni lasciati incolti dai proprietari, trattenendo per se stessi i raccolti…" (pag. 273)
Leggete Cipolla. Diffondete il messaggio, come in una Catena di sant'Antonio.

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