Nasce nel 1922 e muore
nel 2000.
Un autore eccezionale. Uno storico di primissimo livello, mai noioso,
divertente, che sa cogliere con ironia gli aspetti della natura umana.
Leggendo un libro di Cipolla, otterrete:
1. Un divertimento e un passatempo eccezionali,
meglio sicuramente di molti documentari che si possano eventualmente vedere per
televisione.
2. Un notevole miglioramento delle vostre
conoscenze storiche, tutte irreprensibili e scientificamente approfondite,
anche se narrate da Cipolla in modo spiritoso ed umoristico.
3. Un miglioramento sulla conoscenza dei nostri
simili. Mai, come leggendo un libro di Carlo Maria Cipolla, potrete toccare con
mano che l'umanità fa ridicolmente sempre gli stessi errori.
Alla fine della lettura di un libro di Cipolla,
avrete una grande soddisfazione e vi guarderete attorno, squadrando gli altri
dall'alto in basso: poveri, loro non hanno letto Cipolla…
Ovviamente, anche tra i libri di Cipolla ve ne
sono di più leggeri e di meno leggeri, ma nessuno richiede una preparazione
molto profonda a priori: la preparazione molto profonda vi verrà perché sarete
invogliati a nuove letture.
A quel punto potrete leggere Fernand Braudel
(forse il più grande), Eric John Ernest Hobsbawm sinistroide, Edward Gibbon
destroide: poi sarete contenti nel guardarvi allo specchio.
Non sempre partire dalla Cipolla fa piangere.
(battutaccia…)
Per farvi venire l'acquolina in bocca, vi
riporto alcuni passi di Storia economica dell'Europa pre-industriale,
del 1974, edito da il Mulino.
"Uno studente che studia poco e male nei
suoi anni di scuola è l'equivalente di una fabbrica che viene costruita
malamente: i difetti si faranno palesi quando si dovrà cominciare a
produrre." (pag.110).
"Un Paese sottosviluppato ha imprenditori
che valgono poco, operai che valgono meno, professori incompetenti, studenti
che studiano poco, governanti che non sanno governare e cittadini senza senso
civico. Per questo il Paese resta sottosviluppato. La mancanza di capitali e
l'arretratezza tecnologica e amministrativa sono più conseguenze che cause del
fenomeno dell'arretratezza." (pag.112).
"Per quanto riguarda i prezzi e le filiere,
il principio di fondo [che veniva applicato nel Medio Evo] era la tassativa
proibizione di acquistare beni di prima necessità (carne, olio, pesce, fieno
ecc.) a scopo di rivendita…" (pag. 270).
"…nel 1474, il Papa Sisto IV (per
calmierare i prezzi) concedeva, a chi volesse avvalersene, di coltivare un
terzo dei terreni lasciati incolti dai proprietari, trattenendo per se stessi i
raccolti…" (pag. 273)
Leggete Cipolla. Diffondete il messaggio, come
in una Catena di sant'Antonio.
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