lunedì 20 febbraio 2012

A094 La Regola dell'Artigliere.


Nel risparmio, non sempre conviene buttarsi a capofitto in quello che fa la maggioranza delle persone. La definizione statistica stessa della distribuzione dell'intelligenza ci dice che la maggioranza, purtroppo, non lo è.
Questo è forse l'unico problema della democrazia: la maggioranza non si rende bene conto di come si accinge a votare.
La Regola dell'Artigliere dice: "Stai defilato."
Defilato è un termine che suggerisce di mettersi in una posizione tale per cui un colpo di mortaio non vi possa raggiungere, ad esempio dietro il muro di una casa. Insomma, non essere troppo in mostra, troppo visibile.
Seguendo la regola dell'Artigliere, non avreste comperato bonds argentini e tanto meno azioni oppure obbligazioni della Parmalat.
Con questo non intendo dire che non si debba fare mai niente, ma prima di fare qualcosa bisogna pensarci su, soprattutto se sembra che dall'affare emerga una convenienza indiscutibile.
Mio padre diceva sempre: "Prima di accettare un affare molto vantaggioso, guardati bene nello specchio."
Sotto, sotto, significava: "Guardati nello specchio… perché dovrebbero proporre un affare vantaggiosissimo proprio a te, con la tua faccia? Chi saresti tu per avere questa fortuna improvvisa ed insperata?"
Molte volte mi son trovato molto bene nel seguire questo consiglio ed ho evitato cantonate pesantissime.
Il Gatto e la Volpe di Pinocchio sono molto più frequenti di quanto si possa credere.
Ad esempio, nel periodo delle Parmalat, una delle proposte che erano fatte era la seguente: "Egregio signore, o mette il denaro in conto corrente allo 0.02 per cento oppure potrebbe sottoscrivere queste obbligazioni Parmalat che rendono il 6 per cento e che non hanno rischio alcuno."
La domanda che uno si sarebbe dovuto porre, o porre all'impiegato proponente, è la seguente: "Perché non mi date qualcosa in più in conto corrente, per esempio l'uno per cento e coi miei quattrini non sottoscrivete voi stessi le obbligazioni al sei per cento, lucrando la differenza, dato che non c'è rischio alcuno?"
La domanda, da molti, non è stata fatta non solo per ignoranza, ma anche per avidità.
Un altro motivo che può spingere a questa logica è quella di non attribuire alcuna dote a chi si è fatto qualcosa, e che abbia avuto solo fortuna, per cui un colpo di fortuna potrebbe capitare anche a noi e potrebbe essere proprio questo.
Figuratevi se proprio a voi, nella stanza dell'impiegato X della banca Y vi capita il colpo fortunato. Suvvia, bisogna avere sempre il senso del ridicolo. Ecco, forse a chi si fa turlupinare manca il senso del ridicolo prima per essere ridicoli dopo.
Comunque, sia coloro che hanno offerto le Parmalat come coloro i quali le hanno sottoscritte non dovrebbero votare, almeno per quindici anni.
Quelli che le hanno offerte per banditismo manifesto e quelli che le hanno sottoscritte perché non sono in grado di intendere bene le cose: pertanto, voterebbero male. In quindici anni, speriamo che cambino…
Sui giornali, queste cose non si scrivono e tanto meno i politici ne parlano: che ci siano degli interessi nel turlupinare il popolo bue?
Non volevate la parità di diritti? Eccovi serviti!
In ogni caso, i provvedimenti presi nei confronti di chi ha lanciato obbligazioni argentine, Parmalat e così via non sono stati severi, a mio avviso, in modo sufficiente.
Nota bene: queste cose non servono a niente. La gente proseguirà a farsi raggirare come prima. Questo è il grande, grandissimo mistero.
Ovvero: i sentimenti prevalenti sono due, e nell'ordine di importanza:
1.  Paura.
2.  Avidità.
Solo la paura spegne l'avidità. Secondo i miei calcoli, metà dei patrimoni dilapidati e incamerati dai truffatori lo sono stati per i due motivi suddetti.
Ovviamente, torneremo anche su questo, parlando magari dei bulbi dei tulipani.

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