Quando sento parlare
di speculazione, quando non mi viene da ridere mi viene un fremito e vorrei
sapere bene di cosa si parla, perché ora vi illustrerò un episodio che è
rimasto sospeso a mezz'aria. Se nessuno è riuscito a prendere provvedimenti e a
trovare i colpevoli, i quali con ogni probabilità sono in qualche modo connessi
con le Twin Towers, ci sarà pure un perché.
Vero è che ci sono un
sacco di chiacchiere sulla terza torre crollata al pomeriggio dell'11 settembre
2001 e così via, ma qui dimostreremo dei fatti inoppugnabili. E per giunta di
pubblico dominio.
Da fine maggio 2001 la
borsa americana molte volte comincia a scendere, tant'è vero che esiste il
detto in quel di New York "May,
sell and go away." [Maggio, vendi e vai via.]
Un certo ribasso a maggio si trova pertanto abbastanza spesso e questo dura di solito sino a metà luglio. Di solito. In ogni caso, il ribasso ha la tendenza a rallentare mano a mano che procede e per noi, addetti ai lavori, ci sono in ogni caso notizie che quanto meno tendono a suffragare quanto sta succedendo. Qui invece il ribasso aumentava e senza nessun motivo. Esattamente come nel 1990, quando il 2 agosto vi fu l'attacco di Saddam Hussein nel Kuwait: il Dow, tuttavia, cominciò a scendere il 13 luglio, cioè venti giorni prima. Voi direte: "Mah… quella volta forse c'erano già le chiacchiere eccetera eccetera…"
Bene, d'accordo, supponiamo che sia così: ma la volta delle Twin Towers nessuno sapeva niente e non c'era assolutamente nessuna chiacchiera resa pubblica.
La freccia del grafico
è in corrispondenza del 24 agosto 2001 quando la quotazione del Dow era 10423.
Di fronte alle nostre ripetute
richieste di chiarimento, ci sentivamo dire che non si sapeva bene, che in vari ambienti si discuteva
su quello che sarebbe successo entro breve: forse guerre, forse decisioni
politiche improvvise e così via. Per esperienza, vi posso dire che il ribasso
era troppo violento per essere una sola ipotesi: era quindi basato su un FATTO SICURO e che, solo mettendosi al
ribasso il 24 agosto 2001 e non prima, e chiudendo il ribasso il 21 settembre
2001 a 8235, il guadagno in meno di un mese consisteva in (10423-8235) /
10423 = 20.99%. In meno di un mese!
Usando dei
semplicissimi futures, mettendosi d'accordo con qualche banca compiacente (con
la quale fare a mezzo del guadagno) e applicando una leva 20 e supponendo che
si trattasse di una cifra media (non elevata, comunque) di un miliardo di dollari, l'operatore (ideatore dell'assassinio) guadagnava 4 miliardi di dollari sul capitale di un miliardo e la banca (o le banche) guadagnavano 4 miliardi di dollari netti sul capitale di niente.
La velocità sempre
maggiore del ribasso dimostra senz'ombra di dubbio che l'attacco è stato
portato al momento giusto, e che a fine agosto nessuno si attendeva un ribasso
così veemente, ribasso che per altro durava da metà maggio. A quel punto, il
terrore dilagò e tutti si misero a vendere, senza saperne il vero motivo, per uno di
quei fenomeni della psiche umana che abbiamo spiegato altrove. Siamo ancora prima dell'11 settembre. Quello che poi è ancora più rivoltante è che le quantità maggiori in vendita, se guardate bene il grafico, sono PRIMA dell'11 settembre, tra il 28 agosto e il 9 settembre. La maggior parte delle vendite è stata fatta AL BUIO! Da chi sapeva. Poi, il crimine.
Secondo me, il
discorso della terza torre e tutto il resto, veri o non veri, sono stati
focalizzati ed enfatizzati come diversivo, per togliere l'attenzione non sui fatti delle Twin Towers che sono inequivocabili, bensì su QUESTA operazione che, se fatta con capitali
superiori, come probabilmente sarà successo, può da sola essere stato un utile finanziamento per l'eliminazione
di Saddam, il quale comunque si meritava una fine ingloriosa. Il partito Baath
(come per Nasser in Egitto) è l'unica sopravvivenza del nazismo, ed ora esiste
ancora solo in Siria.
Grandi giochi, quindi:
più grandi di noi ma che non andrebbero sottaciuti, in quanto fra diecimila
anni la gente dovrebbe cominciare a capire. Solo cominciare.
Il grafico e la sua ragion d'essere restano ancora da spiegare e sono la prova
inconfutabile di quanto detto. Quello che fa rabbia è la tracotanza, la
sfacciataggine con le quali vengono condotte queste cose, alle quali segue
quasi sempre l'impunità.
Se Obama affrontasse
questi argomenti, potrebbe vincere le elezioni. O fare la fine di John Fitzgerald
Kennedy. A lui la scelta.
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