lunedì 13 febbraio 2012

A086 L'Euro ha vinto? Forse. In tal caso deve morire.


Non sappiamo ancora se l'€uro ha vinto la sua battaglia contro il dollaro americano ma se la permanenza della Grecia rimarrà, questo rinforzerà la moneta dell'economia europea
e parecchi stati indecisi, segnatamente la Cina, la Russia, l'India, il Brasile si orienteranno maggiormente verso la valuta europea. Le conseguenze per gli Stati Uniti potrebbero essere molto gravi:
1.  La presa d'atto da parte di tutti che ci sono troppi dollari in giro e che, soprattutto se Israele vincerà la sua battaglia contro la Persia, gli americani potrebbero essere padroni dell'impero al 60 per cento e non al 90 per cento come lo sono ora.
2.  Ridimensionamento assoluto della borsa americana, in questo momento sopravvalutata sino a quando non raggiunga circa il valore della borsa giapponese.
3.  Per l'€uro, essere sostituito dopo una vittoria è come non essere sostituito: si potrà dire che i promotori dell'€uro, creandolo, hanno indotto la creazione di una moneta mondiale non più sotto il controllo dell'impero americano.
Questi tre punti possono essere il momento di svolta per una nuova base monetaria internazionale, che deve basarsi (vedi blog A009) per forza su di una sola moneta.
Tuttavia gli Stati Uniti non accetteranno mai una unica moneta denominata €uro e d'altronde i dollari in circolazione non consentiranno più agli Stati Uniti di farla da padroni assoluti. L'ago della bilancia è la Cina.
Al di là delle posizioni ufficiali, subito dopo che Israele con l'appoggio di quasi tutti gli Arabi (appoggio tacito, ovviamente, tuttavia criticato in pubblico, ancora più ovviamente) e speriamo senza l'appoggio degli americani avranno sistemato la questione persiana, dopo un periodo di lamenti per salvare la faccia, si dovrà mettere mano al nuovo ordine mondiale. Questo anche dopo l'eliminazione dell'ultimo partito nazista esistente, il Baath siriano. Cina e Russia si rendono conto perfettamente del pericolo iraniano ma le loro posizioni sono posizioni che nascondono degli interessi prevaricanti, che potrebbero venire intaccati (unico motivo per cui la Siria è ancora in piedi). In qualche modo, qualcuno dovrà coinvolgere la Siria nel pasticcio iraniano e forse i due paesi si coinvolgeranno da soli.
Un nuovo ordine monetario, non certamente basato sulla moneta di nome €uro, sorgerà dopo il conflitto. Né tanto meno tale moneta sarà il dollaro. I tempi sono maturi per un Fondo Monetario Internazionale, che come a Bretton Woods, ancori questa nuova moneta (World Credits?) a dei beni reali. Questi ultimi tuttavia devono essere dei futures derivati, dai quali cogliere i lati positivi (perché ce ne sono) e con dei controlli sull'emissione degli stessi.
Futures non astratti, ma cartolarizzati e stampati da qualche autorità, non da chiunque e per giunta al volo, in ogni momento possedibili e barattabili in cambio dei World Credits. Questo eviterebbe che qualcuno stampi delle stupidaggini senza valore e la banca prenditrice di ultima istanza dovrebbe sparire per sempre: una volta superata l'attuale crisi, non servirebbe più: un mondo dove alcuni non possono fallire è comandato da coloro che non possono fallire: riflettete, gente, non potete veramente, alla lunga, volere questo!
Poi, disciplina: reiterando per chiarezza, too big too fail (troppo grossoper poter fallire) non dovrebbe essere più possibile, perché una gestione seria del fenomeno dovrebbe evitare a priori che una banca diventi troppo grossa: deve poter fallire! Va fermata prima che cresca!
Si avvisano lor signori che le discussioni sono ufficialmente aperte.

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