Non sappiamo ancora se
l'€uro ha vinto la sua battaglia contro il dollaro americano ma se la
permanenza della Grecia rimarrà, questo rinforzerà la moneta dell'economia
europea
e parecchi stati indecisi, segnatamente la Cina, la Russia, l'India, il
Brasile si orienteranno maggiormente verso la valuta europea. Le conseguenze
per gli Stati Uniti potrebbero essere molto gravi:
1. La presa d'atto da parte di tutti che ci sono
troppi dollari in giro e che, soprattutto se Israele vincerà la sua battaglia
contro la Persia, gli americani potrebbero essere padroni dell'impero al 60 per
cento e non al 90 per cento come lo sono ora.
2. Ridimensionamento assoluto della borsa
americana, in questo momento sopravvalutata sino a quando non raggiunga circa
il valore della borsa giapponese.
3. Per l'€uro, essere sostituito dopo una vittoria
è come non essere sostituito: si potrà dire che i promotori dell'€uro,
creandolo, hanno indotto la creazione di una moneta mondiale non più sotto il
controllo dell'impero americano.
Questi tre punti
possono essere il momento di svolta per una nuova base monetaria
internazionale, che deve basarsi (vedi blog A009) per forza su di una sola
moneta.
Tuttavia gli Stati
Uniti non accetteranno mai una unica moneta denominata €uro e d'altronde i
dollari in circolazione non consentiranno più agli Stati Uniti di farla da
padroni assoluti. L'ago della bilancia è la Cina.
Al di là delle posizioni
ufficiali, subito dopo che Israele con l'appoggio di quasi tutti gli Arabi (appoggio
tacito, ovviamente, tuttavia criticato in pubblico, ancora più ovviamente) e
speriamo senza l'appoggio degli americani avranno sistemato la questione
persiana, dopo un periodo di lamenti per salvare la faccia, si dovrà mettere
mano al nuovo ordine mondiale. Questo anche dopo l'eliminazione dell'ultimo
partito nazista esistente, il Baath siriano. Cina e Russia si rendono conto
perfettamente del pericolo iraniano ma le loro posizioni sono posizioni che
nascondono degli interessi prevaricanti, che potrebbero venire intaccati (unico
motivo per cui la Siria è ancora in piedi). In qualche modo, qualcuno dovrà
coinvolgere la Siria nel pasticcio iraniano e forse i due paesi si coinvolgeranno
da soli.
Un nuovo ordine
monetario, non certamente basato sulla moneta di nome €uro, sorgerà dopo il
conflitto. Né tanto meno tale moneta sarà il dollaro. I tempi sono maturi per
un Fondo Monetario Internazionale, che come a Bretton Woods, ancori questa nuova
moneta (World Credits?) a dei beni reali. Questi ultimi tuttavia devono essere
dei futures derivati, dai quali cogliere i lati positivi (perché ce ne sono) e
con dei controlli sull'emissione degli stessi.
Futures non astratti,
ma cartolarizzati e stampati da qualche autorità, non da chiunque e per giunta
al volo, in ogni momento possedibili e barattabili in cambio dei World Credits.
Questo eviterebbe che qualcuno stampi delle stupidaggini senza valore e la
banca prenditrice di ultima istanza dovrebbe sparire per sempre: una volta
superata l'attuale crisi, non servirebbe più: un mondo dove alcuni non possono
fallire è comandato da coloro che non possono fallire: riflettete, gente, non
potete veramente, alla lunga, volere questo!
Poi, disciplina: reiterando
per chiarezza, too big too fail (troppo
grossoper poter fallire) non dovrebbe essere più possibile, perché una gestione
seria del fenomeno dovrebbe evitare a priori che una banca diventi troppo
grossa: deve poter fallire! Va fermata prima che cresca!
Si avvisano lor
signori che le discussioni sono ufficialmente aperte.
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