Da una grossa
organizzazione finanziaria di New York, attraverso degli arabi, ricevo l'incarico
ufficioso, provvisorio, di approntare un derivato
strutturato nuovo, salva l'approvazione finale.
Un derivato strutturato è uno strumento che
risponde, ad esempio, a questa domanda: "Signor cliente, vuole un
investimento che protegga dall'inflazione?"
E chi mai dice di no?
Se pensate che nel
tempo il potere d'acquisto della moneta tende a degradarsi, avere una
protezione dall'inflazione è già parecchio: il sogno di ogni risparmiatore è
differire nel tempo il potere d'acquisto.
Lo strumento che avevo
preparato consisteva nel moltiplicare i tassi di interesse dei buoni del tesoro
americani per un indice delle materie prime: questo era il riferimento che
doveva essere approvato anche da una compagnia di assicurazione.
Il ragionamento era il
seguente:
Supponiamo che i tassi
dei buoni americani decennali siano al 5% e che l'indice delle materie prime
sia 100. Il mio indice contro l'inflazione varrebbe in questo caso 500 (il
prodotto dei due valori). Se c'è una tendenza all'inflazione a livello previsionale,
probabilmente i tassi saliranno al 6% oppure se l'inflazione è in atto,
l'indice delle materie prime salirà ad esempio a 150. In entrambi i casi,
moltiplicando l'uno per l'altro, dovremmo avere una protezione. In questo caso
l'indice sarebbe passato da 500 a 900.
A questo punto si investe
con leva due metà della cifra in buoni decennali e metà della cifra in un future
dell'indice delle materie prime.
Con un'altra leva 1 si
comperano pronti contro termine vincolati che rendono il 7.2% annuo e quindi
quest'ultimo capitale raddoppierà in dieci anni.
I rischi tuttavia sono:
- Che i tassi salgano meno dell'inflazione oppure che l'indice delle materie prime non segua l'inflazione o entrambi. Il rischio in questo caso non esiste perché, se dovesse succedere questo, il denaro (che costituisce la terza leva) sarà restituito raddoppiato e coprirà la negatività delle prime due leve.
- Nel caso tuttavia che le prime due leve non proteggano, potrebbe darsi che l'istituto che ha garantito la terza leva venga a mancare (Lehman?) e che in caso di crisi economica internazionale non resti niente.
Con vari sistemi che
qui non riporto, vengono istituite altre garanzie accessorie, in modo da poter
garantire all'organizzazione finanziaria un 20% netto, cioè un 2% all'anno per
dieci anni. Ovvio che il cliente ha il capitale vincolato per dieci anni: basta
scriverlo in chiaro sul contratto e dirglielo. Nel contratto viene inserita inoltre
una clausola di preferenza, per cui se alla fine del decennio il capitale vale
di più della copertura dall'inflazione, tale di più sarà diviso a metà tra il
cliente e l'organizzazione americana. In realtà è molto più complesso ma spero
di avervi dato una spiegazione sufficiente.
Fatto tutto, vado a
prendere all'aeroporto gli arabi e gli americani.
Dopo una spiegazione
dettagliata, capisco che non si farà niente e gli arabi naturalmente fanno
tutto quello che dicono gli americani.
I motivi del diniego sono
i seguenti: il punto due non serve che sia illustrato come rischio, perché parlare
di crisi economica internazionale non è realistico e non si possono spaventare
i clienti. (sic!) E gli arabi annuiscono.
Il punto uno non corre
in realtà alcun pericolo, perché la mia idea è geniale e sicuramente i tassi o
le materie prime costituiranno una protezione sufficiente e sicura: non si è
mai sentito il contrario. Non ci sono rischi. E gli arabi annuiscono.
Il due per cento
all'anno, per loro, è ridicolo: deve essere almeno il sei per cento. In ogni
caso, il di più eventuale, alla fine dei dieci anni, va diviso in un terzo al
cliente e due terzi all'organizzazione.
Faccio notare che in
tal modo il cliente corre un rischio di cui non è informato e se sono conosciuto
è perché non ho mai fatto simili porcherie.
Mi dicono che a loro
non importa: se voglio vendere l'idea con la documentazione relativa, che
naturalmente avevo depositato in qualche parte per sicurezza, loro avrebbero
comperato immediatamente.
Nel caso quindi che io volessi
vendere come ghost-writer (ideatore fantasma), avrei emesso regolare fattura e
si sarebbero arrangiati loro.
Rispondo di no. Ciao.
Ciao.
Forse ora capite perché
la crisi internazionale finanziaria è arrivata al punto attuale.
Io vi ho semplificato
il tutto, ma coinvolte in un progetto del genere ci sono compagnie di
assicurazione, brokers, intermediari eccetera.
In questo momento,
solo per quello che vi ho descritto si fa fatica a capire i rischi e le
esposizioni: figuratevi la situazione complessiva.
Inoltre è tutto basato
sul fatto che tutto resti in piedi. Ma se salta il sistema, salteranno anche
quelli che hanno offerto le garanzie collaterali.
Pax et bonum.
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