lunedì 27 febbraio 2012

A100 L'esempio del genitore.


Il padre faceva il contadino. Lo faceva bene. Coltivava una varietà di prodotti, dagli ortaggi alle barbabietole, inoltre mele, pere, pesche, tutto quello che era possibile.
Ancora inoltre, naturalmente, l'uva e il vino. Ancora inoltre, naturalmente, la stalla con tutti i suoi animali. E nel porcile, il salvatore dell'allegria invernale, colui del quale non si gettava assolutamente niente. Il carro trainato dai buoi andava, una volta la settimana, percorrendo un chilometro circa, sino alla bottega della Maria, fruttivendola ed erbivendola. Nel negozio della Maria c'era di tutto, compreso il denaro che era diviso solo col contadino (filiera cortissima), il quale contemporaneamente faceva il padre istruttore del figlio apprendista. Il figlio apprendista era sereno. La stanza degli attrezzi era sempre in ordine e pronta da generazioni innumerevoli: la falce non si sapeva bene se era del nonno o del bisnonno. La tradizione era assoluta e le conoscenze del padre altrettanto assolute.

Questo dava al figlio un senso di sicurezza e di professionalità: il padre era come Cimabue e il figlio era come Giotto. Il padre conosceva perfettamente il suo mestiere e il figlio non vedeva l'ora di impararlo per farsi una famiglia, dove sapeva di poter contare su di un reddito e su di un tenore di vita come quello dei suoi genitori. Tutti erano sereni. E i figli arrivavano copiosi, perché la terra e la famiglia ne avevano bisogno. Questo, per generazioni. Il padre insegnava e il figlio ascoltava, sapendo che quanto diceva il padre era anche quanto avrebbe potuto dire il nonno, il bisnonno e il trisavolo. La terra poco fertile era destinata a coltivazioni poco impegnative, come il miglio oppure il mais. Il miglio e il mais non erano portati nel negozio della Maria, ma direttamente al mulino. Il mulino tuttavia faceva solamente il servizio di macinatura e poi il macinato veniva utilizzato in casa o portato al fornaio. Chilometro meno di zero.
Questa fiaba, con qualche piccola variante, durava da tempo immemorabile. Da secoli. Per crearsi, questo quadretto idilliaco aveva impiegato qualcosa come diecimila anni. L'ultima novità, sino al 1900 circa, era il porcello di Sant'Antonio, rito istituito per il cappellano che altrimenti non avrebbe avuto alcun introito. L'animale sostava una settimana per ogni famiglia abbiente e poi sotto Natale veniva macellato per il cappellano.
Poche novità: la Guerra Granda, la febbre spagnola, i balilla, Mussolini, l'olio di ricino, il Podestà. In un secolo o quasi.
Poi… le macchine. Il padre doveva comperare o no la nuova rastrellatrice? Se la comperava, doveva saperla usare. E la spiegazione? La macchina a stantuffo per il solfato alle viti? E in caso di rottura dei macchinari nuovi? Chi avrebbe assicurato la riparazione? Non si faceva a tempo a comperare una macchina che alla fiera dell'anno dopo arrivava il modello nuovo… come usarlo? comperarlo o meno? Il padre era a disagio e il figlio lo avvertiva… il figlio parlava co i suoi amici e tutti avevano da ridire sui genitori, improvvisamente incompetenti. Ancora inoltre, c'era la fabbrica nuova che allettava coi suoi lauti guadagni e con una professione più certa, ora che il padre era a disagio con tutte queste novità… un padre che non poteva assicurare un futuro…
Il padre, abbandonato, abbandonava a sua volta le primizie più faticose e nel negozio della Maria non si trovava più molto. Il padre cominciò a coltivare mais… che costa poca fatica. La terra libera venne utilizzata dalle imprese per costruire condomini, dove andavano ad abitare i nuovi operai, i contadini (figli) che avevano abbandonato la terra. Questo durò finché non tutti avevano il frigorifero o la televisione, poi, all'improvviso, basta: qualche frigorifero di ricambio e nulla più. Il giocattolo del consumismo si era rotto improvvisamente.
Adesso, trovate i colpevoli. Fino a quando non li troverete, avrete molto tempo per riflettere. Nel frattempo la Maria ordina la roba che ora arriva, dopo dieci passaggi, da terre molto lontane. Ed è fortunata perché molte altre Marie sono state sostituite dai nuovi supermercati.
Ce la facciamo a tornare al giusto senza arretrare eccessivamente? Questa è la scommessa.

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