Non è ancora detto… vedetevi
il blog A043 sulla Merkel e vedetevi un po' tutti i blogs di questa collezione
che parlano dell'€uro: la previsione sulla Grecia si è rivelata buona.
La
Merkel non voleva l'uscita della Grecia e l'ha spuntata sugli americani; tuttavia,
non fatevi cogliere dall'entusiasmo e attendete qualche giorno, per vedere come
reagiranno oltre Atlantico. Ricordatevi che neanche la Cina è contenta, la
Russia invece sì.
La quotazione attuale
prevede 1.3217 dollari per un euro. Anche questa ha superato bene la Befana
(vedere blog A028). Se s'iniziasse una fase speculativa (prematura?), potrebbe
salire ancora molto di più (agli svizzeri non sembrerebbe vero e probabilmente
sarebbero loro a dar fuoco alle polveri) e la borsa americana dovrebbe
cominciare a scendere.
Si rinnova il problema
connesso con la creazione dell'€uro: ora la borsa americana dovrebbe andare
giù, il dollaro pure, pertanto per definizione (essendo contro dollaro…) l'€uro
non potrebbe che andare su e le borse europee dovrebbero andare su. Tuttavia,
come detto nel blog A009, le borse europee si muovono come la borsa americana e
quindi si può facilmente prevedere un ritorno del movimento a scatti tra
dollaro ed euro. Questa volta, pensiamo che succeda una novità: dollaro giù e
borsa americana giù.
Insomma due monete
principi creano disordine.
Per superare il
problema dei due galli nel pollaio (Blog A009), se l'€uro non mollerà ed avendo
data una dimostrazione di forza, una soluzione che io comincio ad intravvedere (ve
la fornisco come novità assoluta) è la seguente: una moneta mondiale,
battezzata ad esempio Credit(s), alla quale potrebbero partecipare tutti, attribuendone
la gestione al Fondo Monetario Internazionale, affiancato ovviamente da qualche
banca centrale (altrimenti, che fanno?). Se ci fossero gli Eurobonds (o i nuovi Credits-bonds qui immaginati) la Cina ne
acquisterebbe una valanga abbandonando in parte gli americani: questo la Merkel
non l'ha ancora capito. Qualcuno di voi, dopo aver letto questo blog, potrebbe
sussurrarlo alla Merkel stessa.
Le nuove monete, i Crediti, sarebbero vincolati
al valore di un paniere di materie prime (senza gli idrocarburi) e sarebbero
sempre trasformabili nei futures corrispondenti: niente carta quindi, bensì
materie prime amplificate, sfruttando per una volta (a favore di tutti…) i vantaggi
dei derivati, magari con una Basilea IV impostata dalle autorità politiche e
non dalle società finanziarie. Scommetto che anche il professor Monti sarebbe
d'accordo. Ed anche il professor Tremonti… Questo potrebbe risolvere un sacco
di problemi. Sarebbe un periodo nuovo, una nuova Bretton Woods…
In questo momento, questa
soluzione sarebbe vista bene da tutti (Cina, Russia, emergenti, Unione Europea
eccetera), tranne che dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dalla Svizzera:
penso tuttavia che entro un anno o due, col crollo della borsa americana, non
potendo più incolpare nessuno, potrebbero
apprezzarla anche gli Stati Uniti (prima che la Cina e gli Arabi passino all'€uro
definitivamente) e, ovviamente, la Gran Bretagna. Sulla Svizzera mi rimangono tuttavia
dei grandissimi dubbi. Ma quest'ultimo fatto si potrebbe anche sopportare.
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