lunedì 13 febbraio 2012

A085 La Grecia sembra stare in piedi: è definitivo?


Non è ancora detto… vedetevi il blog A043 sulla Merkel e vedetevi un po' tutti i blogs di questa collezione che parlano dell'€uro: la previsione sulla Grecia si è rivelata buona.
La Merkel non voleva l'uscita della Grecia e l'ha spuntata sugli americani; tuttavia, non fatevi cogliere dall'entusiasmo e attendete qualche giorno, per vedere come reagiranno oltre Atlantico. Ricordatevi che neanche la Cina è contenta, la Russia invece sì.
La quotazione attuale prevede 1.3217 dollari per un euro. Anche questa ha superato bene la Befana (vedere blog A028). Se s'iniziasse una fase speculativa (prematura?), potrebbe salire ancora molto di più (agli svizzeri non sembrerebbe vero e probabilmente sarebbero loro a dar fuoco alle polveri) e la borsa americana dovrebbe cominciare a scendere.
Si rinnova il problema connesso con la creazione dell'€uro: ora la borsa americana dovrebbe andare giù, il dollaro pure, pertanto per definizione (essendo contro dollaro…) l'€uro non potrebbe che andare su e le borse europee dovrebbero andare su. Tuttavia, come detto nel blog A009, le borse europee si muovono come la borsa americana e quindi si può facilmente prevedere un ritorno del movimento a scatti tra dollaro ed euro. Questa volta, pensiamo che succeda una novità: dollaro giù e borsa americana giù.
Insomma due monete principi creano disordine.
Per superare il problema dei due galli nel pollaio (Blog A009), se l'€uro non mollerà ed avendo data una dimostrazione di forza, una soluzione che io comincio ad intravvedere (ve la fornisco come novità assoluta) è la seguente: una moneta mondiale, battezzata ad esempio Credit(s), alla quale potrebbero partecipare tutti, attribuendone la gestione al Fondo Monetario Internazionale, affiancato ovviamente da qualche banca centrale (altrimenti, che fanno?). Se ci fossero gli Eurobonds (o i nuovi Credits-bonds qui immaginati) la Cina ne acquisterebbe una valanga abbandonando in parte gli americani: questo la Merkel non l'ha ancora capito. Qualcuno di voi, dopo aver letto questo blog, potrebbe sussurrarlo alla Merkel stessa.
 Le nuove monete, i Crediti, sarebbero vincolati al valore di un paniere di materie prime (senza gli idrocarburi) e sarebbero sempre trasformabili nei futures corrispondenti: niente carta quindi, bensì materie prime amplificate, sfruttando per una volta (a favore di tutti…) i vantaggi dei derivati, magari con una Basilea IV impostata dalle autorità politiche e non dalle società finanziarie. Scommetto che anche il professor Monti sarebbe d'accordo. Ed anche il professor Tremonti… Questo potrebbe risolvere un sacco di problemi. Sarebbe un periodo nuovo, una nuova Bretton Woods…
In questo momento, questa soluzione sarebbe vista bene da tutti (Cina, Russia, emergenti, Unione Europea eccetera), tranne che dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dalla Svizzera: penso tuttavia che entro un anno o due, col crollo della borsa americana, non potendo più incolpare nessuno,  potrebbero apprezzarla anche gli Stati Uniti (prima che la Cina e gli Arabi passino all'€uro definitivamente) e, ovviamente, la Gran Bretagna. Sulla Svizzera mi rimangono tuttavia dei grandissimi dubbi. Ma quest'ultimo fatto si potrebbe anche sopportare.

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