martedì 20 dicembre 2011

A014 Il risparmiatore e i suoi sogni nel 1997.


Articolo da me pubblicato l’11 agosto 1997:
I sogni del risparmiatore ispirano le piccole riflessioni de un governatore di una banca centrale europea. Ecco le riflessioni del governatore, più o meno da me immaginate:         Brutto animale, il risparmiatore. Vuole prendere il più possibile di interessi e invece il mio amico politico si è riempito di debiti e vuole che abbassi i tassi il più possibile. 
Mi inventero` la scusa che se abbasso i tassi agevolo la ripresa economica e lo sviluppo delle aziende… tanto nessuno capisce niente: vediamo se questo brutto animale si convince. Qualcuno gli ha fatto il lavaggio del cervello e gli ha detto che solo un cretino risparmia e si accontenta di interessi bassi. Certo che, a parte gli Usa che stampano carta e possono spendere perché lo vogliamo noi, gli altri paesi hanno bisogno dei risparmi. Inoltre se i disoccupati aumentano e i risparmi diminuiscono, tutti vorranno questi risparmi… adesso anche i paesi ex-comunisti si sono messi a chiedere soldi… e non vogliono saperne di pensioni o altro: e quando cerchiamo di impressionarli… ci ridono dietro. Che mondo! Non vogliono ascoltarci. Se decidi di tassare i loro risparmi, li mandano all’estero e ti fanno le pernacchie. Se decidi di fare una manovretta sui cambi per fare un po' di soggezione e coltivare qualche piccolo interesse, non prendono per niente paura. Siamo arrivati al sovvertimento della causa con l’effetto. Ci sono stati dei casi in cui, alzando i tassi per difendere il cambio, il cambio invece di migliorare è peggiorato perché hanno detto: “Se il governatore ha alzato i tassi, vuol dire che ha paura e se ha paura vuol dire che la sua moneta è debole, quindi, a morte !” e ci hanno messo nella posizione perdente.
Sono degli impuniti. Ma noi non ci arrenderemo, a costo di mettere il paese in ginocchio, dovranno cedere. Dobbiamo fare in modo che siano più ignoranti. Se il dollaro va su, a seconda delle circostanze, dobbiamo poter dire che ciò e` bene oppure che ciò è male. Non possiamo essere obbligati a dire la verita` in pubblico per far sapere a tutti i nostri affari. Non puoi sbagliare un attimo che ti trafiggono: ma cos’è ? La guerra? Che vadano a lavorare e che sia finita. Se i posti di lavoro sono pochi, una voltra trovato un posto se lo terranno caro.
Poi, l’ultima volta avevo detto che il cambio tale doveva andare su… è vero che avevo detto una stupidaggine, ma questo non lo sa quasi nessuno e,  per il prestigio, bisogna pur difendere la posizione…

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