martedì 20 dicembre 2011

A018 Riflessioni sul risparmio (1997)


Articolo da me pubblicato il 30 settembre 1997:
Meno denaro c’è a disposizione e più la merce denaro diventa rara e costosa. Più disoccupati ci sono e meno risparmio c’è. Più disoccupati ci sono  e meno la gente spende e meno risparmia. Più i tassi saliranno e sempre più l’inflazione scenderà sotto zero.

Pensate in quali mani siamo… Chi ci governa (in parte anche i tedeschi: sono i nostri che vanno da Köhl a ossequiare e ricevere ordini, così come israeliani e palestinesi vanno da Clinton) ci ha raccontato:
  1. Che si temeva l’inflazione. Fatti: non è stato vero per i motivi suddetti in quanto i disoccupati  e la concorrenza mondiale hanno fatto scendere i prezzi.
  2.  Beh, dato che non c’è stata l’inflazione, tanto meglio, il merito è della trimurti Amato-Ciampi-Fazio (i quali sono stati  talmente bravi che l’hanno fatta scendere anche nel resto del mondo) e le conseguenze saranno che i tassi scenderanno agevolando il nostro debito pubblico.      Fatti: niente vero. I tassi salgono a dispetto di tutti e saliranno perché poco lavoro significa poco risparmio e poco risparmio significa tassi alti. Ciò mette in difficoltà ancora di più le aziende private (dello Stato non è neanche il caso di parlare), le quali licenzieranno e abbasseranno i prezzi ma non venderanno comunque e il risparmio calerà ancora e i tassi saliranno nuovamente e così via…
Osservazione: I tassi sono un’ARMA. Un paese forte li può aumentare per mettere in ginocchio gli stati concorrenti deboli e presuntuosi, in modo che la disparità sia più evidente…      Le fasi sono state e saranno:
ONDA 1  Aumento dei tassi per motivi inflazionistici  dal 1945 al 1982 dovuti   allo sviluppo economico. (controllare la disoccupazione).
ONDA 2   Diminuzione dei tassi per fase di contrazione sana e normale dall’82 in poi, quadro degenerato progressivamente per eccessiva evoluzione tecnologica, con punta minima nel novembre del ’93.           Dato che i tassi si sono fermati esattamente a una certa cifra che il mercato “ricordava” dal 1977, ciò conferma la prosecuzione del fenomeno che sarebbe scaturito in una onda 3 e quindi era prevedibilissimo.
ONDA 3 Alla faccia di tutti: i tassi stanno salendo e saliranno per alcuni anni almeno, anche se delle forze spaventose vorrani farli scendere, senza riuscirci.
Immaginiamo  ora due personaggi: A e B.
A)  Guadagna cento milioni e li sperpera: premiato dal sistema attuale in quanto si comporta come lo stato stesso anche se ciò è altamente diseducativo nel breve, medio e lungo termine.
B)  Guadagna cento milioni e risparmia. Punito! Chissà quanti ne aveva guadagnati e mangiati per risparmiare! Molti più di A, sicuramente. Inoltre se lo puniamo non può comprarsi la Ferrari, così quando andiamo a casa, le nostre mogli non possono fare confronti. I privilegi possono toccare (come la dacia) solo a loro… se possono, hanno una barca lunga un tot e pagano, per un appartamento pubblico da 400 metri, la modica cifra d’affitto di … non mi ricordo, era talmente piccola che si è infilata in qualche angolo della soffitta.
Quindi, dicevamo, i tassi che salgono premiano chi risparmia e puniscono chi ha debiti. Per questo i politici non vogliono che i tassi salgano. I tassi che salgono premiano il vero comunismo: il risparmio popolare. Pensate: se i risparmiatori capissero qualcosa… ah, che bel mondo… investirebbero nelle aziende sane e non…
Chi ha debiti ha un alleato enorme nello stato, sinché regge.

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