mercoledì 21 dicembre 2011

A025 Quanto vale un immobile? (1998).


Articolo da me pubblicato il 28 settembre 1998:
I topi della Senna di cento anni fa sono geneticamente molto simili, se non uguali,  ai topi della Senna  di oggi: giusto ?  Sono 625 generazioni di topi. Come gli uomini di dieci mila o quindici mila  anni fa rispetto all’ uomo d’oggi. (625 generazioni x 20 anni) = 12500 anni. Perbaccoquesta non l' avevamo pensata... 

Non si capisce bene perché proprio oggi il mondo dovrebbe cambiare: la differenza fra l’uomo di destra e l’uomo di sinistra è che l’uomo di sinistra pensa, in modo forse infantile, di vivere un momento particolare della storia umana in cui succederanno cose rivoluzionarie e completamente diverse da quelle accadute negli ultimi quindici mila anni (perché c’è lui, al mondo!)  e invece l’uomo di destra pensa più ai cicli di  Vico e al ripetersi della storia. Inoltre, come qualunque buon storico vi potrà confermare, sono molti gli uomini di sinistra che passano a destra maturando e non viceversa (dall’infantile al maturo) tranne forse che nella senilità (rincoglionito). Tutto questo discorso ha uno scopo preciso: per dirvi che il mondo non cambia, che 6 uova = un gelato = un litro di latte = un quotidiano = un caffè al bar e di figlio in padre e di padre in figlio ( fate i conti ). Tutto questo per dirvi che le regole che esporremo per valutare un immobile valgono ancora, sissignori.
La regola che è sempre valsa e che quindi deve valere ancora è semplice: un operaio, se paga per sessanta/settanta metri quadri di casa più di un quinto del suo salario, alla lunga scende in piazza e pianta delle grane molto serie, per ovvi motivi. Il proprietario della casa misura il suo affitto in ragione del 5% di quanto gli è costata la casa. Da mie ricerche fatte in mezza Europa (leggere anche Braudel) risulta che quando questi due valori sono in disequazione, finisce una civiltà, corre il sangue e l’uomo diventa un lupo per l’altro uomo.
Dunque: cosa prende un operaio ? 17 milioni all’anno da cui bisogna togliere le tasse: diciamo che restino 13 per carità di Patria. 13 diviso 5 (un quinto dello stipendio) sono 2.600.000 annui di affitto. Il proprietario della casa NON puo` quindi pagare i 70 metri della casa più di 52 milioni se vuole che il 5% siano appunto 2.600.000.
Ora 52 milioni diviso 70 metri quadrati sono 742.000 al metro quadrato. Quindi le case devono andare a 742.000 al metro quadrato. Prima o poi. Se, facendo i conti, ci accorgiamo che oggi costruire case costa di più di questi valori, questo fatto  è una  realtà che rende il problema più grave.
Oppure l’operaio dovrà guadagnare di più: con milioni di disoccupati ? Ma quando mai ?   Lo scopo della Spectre è quello di mettere tutti in ginocchio: droga, extra-comunitari che vendono borse senza licenza, che raccolgono pomodori in nero senza pagare i contributi,  mandando a ramengo l’INPS e tutto il resto che sapete già: IRAP, dove dalle tasse non togli più il costo dei  dipendenti e questo dovrebbe favorire l’occupazione eccetera… quindi sarà molto difficile che le paghe aumentino con tutti questi disoccupati.
Oppure il padrone di casa dovra` rinunciare all’affitto. Questo succederà la settimana dei tre giovedì, cioè mai. Quindi ci attendono dei grossi cambiamenti. E` proprio in queste situazioni che scoppiano i tumulti: quando i problemi non hanno più soluzione.
Mi sembra quindi che anche investire in immobili non sia uno scherzo. Ma allora, che dobbiamo fare con queste quattro palanche?
State tranquilli: molto probabilmente fra un poco il problema non lo avremo più perché non avremo più le palanche. Speriamo che ci restino almeno gli amici, per dirla con un vecchio proverbio genovese.

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