martedì 20 dicembre 2011

A017 Un'idea per le pensioni (1997).


Articolo da me pubblicato il 30 settembre 1997:

Supponiamo che nel 1996 sono stati pagati in Lombardia X lire di contributi. Ogni persona che lavora paga una cifra di contributi uguale. Lo Stato NON preleva una lira. Voi capite che, a chi oggi maneggia le lire, questo discorso non va giù. Supponiamo che Pietro sia la persona incaricata di riscuotere detti contributi e che guadagni per questa attività lo zero virgola zero e qualcosa.Per la Lombardia quindi i contributi pagati da chi lavora sono X meno il guadagno di Pietro che li ha recuperati. La differenza viene distribuita fra i pensionati in modo uguale dando così la stessa pensione a tutti gli aventi diritto, TUTTI: questo sarebbe l’ unico aspetto comunista accettabile…

Qualunque obiezione facciate, i soldi per la Lombardia sono quelli. Lavorateci sopra, ma i soldi sono quelli.
Il fatto che oggi le pensioni siano diverse implica inequivocabilmente che le persone sono diverse. Il sistema quindi riconosce esplicitamente che, arrivati alla pensione, i cittadini sono diversi. Quando s’inizia questa diversità tra i varî cittadini? 5 anni prima della pensione? 6 anni prima della pensione? Diciamo che le persone siano uguali solo nel momento della nascita e che da quel momento s’inizî la differenza tra di loro. Uno stato che ci considera tutti uguali ci considera quindi tutti bambini e sa perfettamente che questa uguaglianza in realtà non esiste. Lo stato usa questa falsità per manipolarci in quanto lo stato non è più una rappresentazione dei cittadini ma esprime gli interessi di una classe. <>  può quindi funzionare solo in un paese dove esiste la sincerità e c’è veramente una classe unica con persone tutte diverse, in realtà tante classi quanti i cittadini: questo conduce al concetto di cittadini uguali, in quanto tutti diversi. Nei paesi dove viene applicata la politica renana e dove siamo considerati tutti bambini uguali, il voto non ha senso, non cambia nulla. Quando uno di quelli che ci comandano va in pensione, allora, improvvisamente, stranamente, ci si accorge che lui è diverso dagli altri…
Che senso ha, in un sistema che riconosca le differenze tra i singoli, un ufficio di collocamento che mi obblighi ad assumere una persona che non mi va bene? Se ho creato un’azienda, questo per me era un obbligo o potevo farne a meno? Perché non facciamo una lista di collocamento per diventare Presidente del Consiglio? Perché quella è una funzione importante… Ma anche assumere una segretaria è una cosa altrettanto importante: QUESTA sarebbe la vera uguaglianza! In realtà LORO vogliono che la segretaria venga assunta tramite l’ufficio di collocamento perché noi siamo bambini e ciò che facciamo non è MAI importante, mentre le fesserie che fanno loro sono importanti, perché LORO sono adulti.

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