Per orientarci nei
discorsi che faremo assieme, dobbiamo avere un senso del tempo, per renderci
conto di cosa sia la durata della nostra vita rispetto alla durata della Terra.
Riduciamo la storia
dell’universo alla scala di un anno e calcoliamo come segue:
Il primo gennaio c’è stata un’esplosione terribile che di
solito viene chiamata BIG BANG.
Il BIG BANG fu un’esplosione che coinvolse
tutta la materia e l’energia dell’universo attuale e la cui vibrazione ancor
oggi è rilevabile con strumenti appropriati (radiazione di fondo).
La maniera più efficiente dunque per esprimere la
cronologia cosmica è quella d’immaginare i 15 miliardi di anni di esistenza
dell’universo ridotti alla scala di un anno solare (ore 0 del primo gennaio – ore
24 del 31 dicembre) e avremo di conseguenza il seguente calendario cosmico:
01 gennaio .................... BIG BANG.
01 maggio ..................... origine della Via
Lattea (la nostra galassia).
09 settembre................... origine del nostro sistema
solare.
14 settembre................... formazione della Terra.
25 settembre .................. DNA, cioè origine
della vita sulla terra.(semplificato)
12 novembre.................... prime piante capaci
di fotosintesi.
18 dicembre.................... primo plancton negli
oceani e primi pesci.
23 dicembre.................... primi rettili (cioè
noi originariamente).
26 dicembre ................... primi mammiferi
(sempre noi trasformati).
30 dicembre.................... primati (scimmie).
31 dicembre ore 13.30.......... proconsole (un ominide meno
scimmiesco).
ore 22.30. homo erectus.
ore 23.46. scoperta del fuoco.
ore 23.59. homo sapiens.
ore 23.59.50 prime dinastie dei Sumeri, Egiziani.
ore 23.59.56 Cristo.
E` evidente che in questo primo anno
cosmico tutta la storia umana documentata occupa gli ultimi dieci secondi del
31 dicembre.
Se dal tempo di Gesù Cristo ad oggi
sono passati 4 secondi e sono 2000 anni circa, la vita di una persona che viva
cento anni è pari a due decimi di secondo. Con vostro padre, nonno, bisnonno e
trisavolo sono cinque vite che complessivamente durano un secondo. Cosa volete che cambi durante la nostra vita (2 decimi di
secondo) se non è cambiato niente dai Sumeri sino ad oggi? Se i proverbi e i
difetti dei latini sono ancora validi nel modo più completo?
In questi blog stiamo cercando di
crearci una visione solida della realtà. Ebbene, leggiamo sempre libri di
storia e biografie, perché nulla cambierà per i prossimi cento o duecento mila
anni. Dobbiamo capire che gli esseri umani hanno sempre gli stessi
comportamenti simili, giusti o sbagliati che siano. La storia si ripete sempre,
anche se nei particolari non si ripete mai.
Ad esempio, il disgregamento di un
impero parte dalla periferia.
Tacito (storico dei tempi di Roma)
riporta che un suo amico gli scriveva dall’Illiria (attuale Dalmazia, in
Croazia): “Affrettati a comperare a Roma qualcosa di solido, perché in questo
luogo i prezzi stanno aumentando vertiginosamente...”
Tuttavia l’episodio precedente non
lo ricordo bene e non sono riuscito a rintracciarlo: mi farebbe piacere che
qualcuno me lo documentasse meglio.
Leggendo libri di storia, capiremo
quali sono le costanti della psicologia umana e in questo modo potremo decidere
meglio per i nostri risparmi.
Decidere
cosa può cambiare in futuro (quasi niente) e cosa non potrà cambiare (quasi
tutto).
Molto
dipende dal fatto che noi crediamo di essere al centro dell’umanità attuale e
al centro della storia dell’umanità. Questo non è un difetto, tutto sommato, ma
un pregio: serve infatti a farci sentire importanti e a considerarci dei
protagonisti della realtà che ci circonda. Se siamo importanti, vale la pena di
far qualcosa…
Tuttavia, il ragionamento che applichiamo (sillogismo) è grosso
modo il seguente: “Io sono importante… posso essere forse nato in un momento
qualsiasi? certamente no, quindi… quindi sono nato in un momento particolare…
con ogni probabilità nel momento in cui la storia umana cambierà, subirà una
svolta epocale… d’ora in poi, ospedali per tutti, giustizia per tutti, soldi e
successo per tutti”.
Poi, ci rendiamo conto che le cose non stanno esattamente così e
che forse questo non è possibile.
Uno dei motivi per cui i giovani non si interessano della Storia è
proprio questo: “A cosa serve studiare la storia se da quando sono al mondo io
l’umanità è cambiata?”
Però coi propri risparmi, che dovrebbero dare una tranquillità
futura, meglio non scherzare, tanto, a scherzarci sopra, ci pensano gli
altri…
Sempre ciao.
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