giovedì 15 dicembre 2011

A005 Una scala del tempo.


Per orientarci nei discorsi che faremo assieme, dobbiamo avere un senso del tempo, per renderci conto di cosa sia la durata della nostra vita rispetto alla durata della Terra.
Riduciamo la storia dell’universo alla scala di un anno e calcoliamo come segue:
Il primo gennaio c’è stata un’esplosione terribile che di solito viene chiamata BIG BANG.
Il BIG BANG fu un’esplosione che coinvolse tutta la materia e l’energia dell’universo attuale e la cui vibrazione ancor oggi è rilevabile con strumenti appropriati (radiazione di fondo).

La maniera più efficiente dunque per esprimere la cronologia cosmica è quella d’immaginare i 15 miliardi di anni di esistenza dell’universo ridotti alla scala di un anno solare (ore 0 del primo gennaio – ore 24 del 31 dicembre) e avremo di conseguenza il seguente calendario cosmico:
01 gennaio .................... BIG BANG.
01 maggio ..................... origine della Via Lattea (la nostra galassia).
09 settembre................... origine del nostro sistema solare.
14 settembre................... formazione della Terra.
25 settembre .................. DNA, cioè origine della vita sulla terra.(semplificato)
12 novembre.................... prime piante capaci di fotosintesi.
18 dicembre.................... primo plancton negli oceani e primi pesci.
23 dicembre.................... primi rettili (cioè noi originariamente).
26 dicembre ................... primi mammiferi (sempre noi trasformati).
30 dicembre.................... primati (scimmie).
31 dicembre ore 13.30.......... proconsole (un ominide meno scimmiesco).
                     ore 22.30. homo erectus.
                     ore 23.46. scoperta del fuoco.
                     ore 23.59. homo sapiens.
                     ore 23.59.50 prime dinastie dei Sumeri, Egiziani.
                     ore 23.59.56 Cristo.
E` evidente che in questo primo anno cosmico tutta la storia umana documentata occupa gli ultimi dieci secondi del 31 dicembre.

Se dal tempo di Gesù Cristo ad oggi sono passati 4 secondi e sono 2000 anni circa, la vita di una persona che viva cento anni è pari a due decimi di secondo. Con vostro padre, nonno, bisnonno e trisavolo sono cinque vite che complessivamente durano un secondo. Cosa volete che cambi durante la nostra vita (2 decimi di secondo) se non è cambiato niente dai Sumeri sino ad oggi? Se i proverbi e i difetti dei latini sono ancora validi nel modo più completo?

In questi blog stiamo cercando di crearci una visione solida della realtà. Ebbene, leggiamo sempre libri di storia e biografie, perché nulla cambierà per i prossimi cento o duecento mila anni. Dobbiamo capire che gli esseri umani hanno sempre gli stessi comportamenti simili, giusti o sbagliati che siano. La storia si ripete sempre, anche se nei particolari non si ripete mai.
Ad esempio, il disgregamento di un impero parte dalla periferia.
Tacito (storico dei tempi di Roma) riporta che un suo amico gli scriveva dall’Illiria (attuale Dalmazia, in Croazia): “Affrettati a comperare a Roma qualcosa di solido, perché in questo luogo i prezzi stanno aumentando vertiginosamente...”
Tuttavia l’episodio precedente non lo ricordo bene e non sono riuscito a rintracciarlo: mi farebbe piacere che qualcuno me lo documentasse meglio.
Leggendo libri di storia, capiremo quali sono le costanti della psicologia umana e in questo modo potremo decidere meglio per i nostri risparmi.
Decidere cosa può cambiare in futuro (quasi niente) e cosa non potrà cambiare (quasi tutto).
Molto dipende dal fatto che noi crediamo di essere al centro dell’umanità attuale e al centro della storia dell’umanità. Questo non è un difetto, tutto sommato, ma un pregio: serve infatti a farci sentire importanti e a considerarci dei protagonisti della realtà che ci circonda. Se siamo importanti, vale la pena di far qualcosa…
Tuttavia, il ragionamento che applichiamo (sillogismo) è grosso modo il seguente: “Io sono importante… posso essere forse nato in un momento qualsiasi? certamente no, quindi… quindi sono nato in un momento particolare… con ogni probabilità nel momento in cui la storia umana cambierà, subirà una svolta epocale… d’ora in poi, ospedali per tutti, giustizia per tutti, soldi e successo per tutti”.
Poi, ci rendiamo conto che le cose non stanno esattamente così e che forse questo non è possibile.
Uno dei motivi per cui i giovani non si interessano della Storia è proprio questo: “A cosa serve studiare la storia se da quando sono al mondo io l’umanità è cambiata?”

Però coi propri risparmi, che dovrebbero dare una tranquillità futura, meglio non scherzare, tanto, a scherzarci sopra,  ci pensano gli altri…

Sempre ciao.

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