martedì 20 dicembre 2011

A010 Gli interessi degli U.s.a. nel 1997.


Articolo da me pubblicato l'11 agosto 1997:
Dal 1931 ad oggi gli Stati Uniti d’America hanno avuto una posizione di preminenza nell’economia mondiale. Da quell’anno, infatti, la Gran Bretagna ha dichiarato non piu` convertibile in oro la Lira sterlina e il dollaro statunitense ha iniziato la sua parabola verso l’alto. Benche` nell’agosto del 1971 il presidente Nixon abbia dovuto, come gli inglesi, abbandonare la parita` aurea col dollaro, nessun altro paese ha saputo o potuto competere col grande Paese americano.
Le cause di tale privilegio sono in realta` dovute a un tacito accordo tra i tre grandi dell’economia mondiale (Usa Germania e Giappone), accordo divenuto operante di fatto dopo l’instaurazione del piano Marshall  nell’immediato dopo guerra.
Il tacito accordo consiste ancora oggi nei seguenti punti:
1)   Gli Usa importano e pagano con dollari.
2)   Gli Usa non risparmiano e consumano al di sopra delle loro possibilita` favorendo in questo modo il piu` possibile le esportazioni degli altri Paesi. Se ci sono troppi dollari in circolazione fuori dagli Usa, gli europei devono tenerseli e magari chiamarli Eurodollari ma negli Usa non possono ritornare.
3)   Meglio che gli Usa paghino in dollari anche il petrolio arabo in modo che anche gli arabi possano partecipare a questa forma di sviluppo. Intanto gli Usa il loro petrolio se lo tengono il piu` possibile sotto terra.
4) Il Giappone non vuole importare per tre motivi fondamentali: A) Per la medioevale mentalita` del Paese e tanto meno vuole filiali di aziende straniere e/o loro dirigenti. B) Il cambio assurdo (dovrebbe essere 50 yen per us$ invece di 110) verrebbe modificato impedendo alle aziende giapponesi di guadagnare quello che vogliono. C) La situazione non era modificabile durante la guerra fredda perche` il Giappone era la portaerei inaffondabile contro il comunismo e neppure lo puo` essere oggi  perche` i  giapponesi detengono il debito pubblico americano e in caso di discordia potrebbero danneggiare gli Usa collocando  il debito americano sul       mercato stesso (a riprova di quanto esposto, la borsa giapponese ha dato il via al grande ribasso subito dopo la caduta del muro di Berlino…).
5) La Germania puo` importare dal Giappone solo perche`
esporta negli Usa e quindi le eccedenze nei confronti degli Usa vengono smaltite verso il Giappone solo perche` il Giappone accetta i dollari che colloca sul debito pubblico americano. Lo stesso dicasi per gli altri paesi del mondo: nessuno avrebbe gli yen per pagare le importazioni dal Giappone e comunque lo yen andrebbe alle stelle, rovinando il meccanismo.
6) Il primo che interrompe questo gioco assurdo fa crollare come un castello di carte tutto il sistema economico contemporaneo.
Si tratta quindi di qualcosa che deve finire?  Questo e` sicuramente sicuro anche se non sappiamo quando. I due principali interessati a mantenere il gioco sono nell’ordine gli Usa e il Giappone. Vediamo cosa potrebbe succedere per modificare la situazione:
1)      Una crisi fra Usa e Giappone causata da un ripiegamento interno degli Usa (isolazionismo) e/o da reazioni giapponesi sul debito pubblico, seguita da un conflitto armato tra i due paesi: in questo modo gli Usa potrebbero congelare il debito pubblico in mano giapponese. Ipotesi abbastanza remota, ovviamente.
2)      Un mercato piu` grosso del mercato americano attuale, ad esempio il Mercato Comune Europeo, dove addirittura il dollaro perderebbe i suoi privilegi per lasciare spazio all’ Euro.
Preoccupatissimi da questa ultima ipotesi, gli Usa hanno trovato una soluzione intelligente ed efficace: far salire (o lasciar salire) il dollaro. Cosa puo` succedere ?

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