mercoledì 21 dicembre 2011

A023 I padroni del mondo (1997).


Articolo da me pubblicato il 28 ottobre 1997:
Il quadro economico attuale e` stato previsto da chi scrive sino da questa primavera e la discesa del Nikkei in un decennio da 40000 a un decimo (4000) è stata prevista sin dal 1989 con la caduta del muro di Berlino e si spiega col provvisorio disadattamento fallito degli orientali al mondo indo-europeo (Tigri, ma di carta).
I Giapponesi possano manovrare i cambi internazionali a loro piacimento dato che:
  1. Nessuno possiede Yen e i Giapponesi detengono in Dollari gran parte del debito americano.
  2. Nessuno può sopravvivere se non esportando negli Stati Uniti e ricevendo in cambio pezzi di carta chiamati dollari che addirittura (Eurodollari) non possono tornare in America.
  3. Gli Usa vivono al di sopra dei loro mezzi e consumano più di quel che producono.
  4. Il punto 3 ha creato una condizione di credito permanente al quale tutti attingono fingendo che questi soldi prima o poi verranno rimborsati.
  5. Il Giappone non vuole stare al gioco ( vedremo perché ) e sta attendendo la fine della nostra era consumistica.
  6. Basta leggere il Faust di Goethe per capire la fine della nostra era. Basta leggere Nietzsche. Basta leggere il misconosciuto e coltissimo Rudolf Steiner. Basta andarsi a rileggere ciò che scriveva Adriano Olivetti nel 1946. Basta leggere Oswald Spengler.
  7. Il Giappone lo sa.
  8. Il futuro è degli slavi e degli orientali, tranne che degli indiani, insomma la partita per gli indo-europei matriarcali è finita, persa.
  9. Arriva l’età orientale, l’età dove tutti gli orientali lavorano per una ditta con un fervore per noi improponibile e inconcepibile. L’età giovannea.
  10. La crisi asiatica attuale esiste perché stupidamente gli orientali  hanno cercato di scimmiottare gli occidentali fallendo completamente. Ma da questo incendio le nuove Arabe Fenici orientali risorgeranno più vitali di prima e in un mondo a loro adatto.
  11. Molto probabilmente ne usciremo con un ordine mondiale diverso, dove tutti i singoli contano in quanto formiche che fanno parte di una comunità. I giochi degli orientali ci fanno impressione e l’idea delle formiche ci fa inorridire. Eppure la nostra era è finita: solo dei decadenti possono avere il New Deal, il Fascismo, il Nazismo, il Piano Marshall, il Comunismo e la Conferenza di Ginevra, perchè non sanno più quello che vogliono: non hanno obiettivi e quindi cercano condizioni.
  12. Il Piano Marshall obiettivamente è una aberrazione anche se lo abbiamo definito utile da un punto di vista Indo-Europeo.
  13. Il Comunismo è una pagliacciata che cerca di sostituire il padrone uomo col padrone Stato: cerca di rendere tutti gli uomini uguali sotto il profilo dell’avere. Ma l’essenza umana (tautologia) è l’ essere e non l’ avere.
  14. La nostra civiltà indo-europea punta sull’avere. Il colto, l’inclita, il gentile, in questo momento sono dei disadattati. Chi sa far vivere una giornata di sensazioni vere (anche sessuali) non può essere una persona che si è piegata ad avere successo in questa folle decadenza.
Tutto questo i giapponesi lo sanno e attendono. Noi odiamo l’inazione e il silenzio e non concepiamo lo scorrere naturale del tempo. Ma loro invece lo accettano. Non è che un popolo prenda il sopravvento perché è migliore di un altro. È che da un certo punto in poi le condizioni storiche e la decadenza degli attuali dominanti creano un ambiente tale che le stesse condizioni sono più adatte a un popolo che le ha già e si trova naturalmente più adatto a dominare. La numerosità della popolazione al mondo è adatta agli orientali e non a noi. Un mondo senza grandi nemici e grandi guerre non è un mondo adatto agli indo-europei, i più grandi conquistatori della storia. Siamo finiti con la fine dell’epoca coloniale.
Il mondo attuale è basato sugli Usa decadenti che vivono al di sopra dei loro mezzi e si fanno mantenere dai Giapponesi. I quali aspettano. Le conclusioni a un’altra volta.

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