Abbiamo calcolato dove può arrivare lo spread Italia-Germania.
Abbiamo usato un metodo di calcolo dinamico, basato su tecniche psicometriche collettive e per fare questo lo abbiamo tarato su quanto successo fino a questo momento.
Abbiamo considerato prima di tutto il minimo del 12 aprile 2011 (123) e il livello del primo luglio 2011 (183) e abbiamo calcolato in 255 circa un impulso speculativo (riuscito) attorno a 260. Abbiamo commesso un errore di dieci punti circa, in quanto la discesa si è fermata a 250 e non, come previsto, a 260.
I calcoli sono approssimati perché le differenze col bund sono assolute, non in percentuale e comunque anche il rendimento del bund si muove per altri motivi nel contesto.
Ma proseguiamo. Eravamo a questo punto in grado di calcolare il prossimo nuovo massimo. Se questo fosse stato centrato abbastanza bene, avremmo avuto la chiave psicometrica della situazione.
A questo punto i nostri calcoli si suggerivano un obiettivo di 533.9, ovvero 534. Il 9 novembre lo spread ha raggiunto 558, come dire: abbastanza indovinato, con l'osservazione che la componente speculativa sta accompagnando il mercato, lo spinge un poco, ma non eccessivamente. Quando il mercato ha cominciato a scendere, la previsione era che facesse un minimo di 368 e questo è stato raggiunto esattamente il 6 dicembre. Qui, sulla nuova fase rialzista, la speculazione può aver agito con più convinzione.
Il modello è tarato quindi abbastanza bene (funziona bene se è tarato bene) e arriviamo alla conclusione, che dipende anche dall'euro, il quale (vedere il blog A028) ha cominciato (sembra) a scendere.
In ogni caso: 630.58 costituisce un massimo che dovremmo vedere. Le preoccupazioni eventualmente arriveranno se salirà ancora.
Se l'euro continuerà a scendere, potremmo andare su abbastanza, ma ne riparleremo. Per quanto riguarda i tempi, dovremmo collocare il 630.58 tra il 10 gennaio 2012 e il il 10 febbraio 2012. Attenzione perché i tempi sono molto meno precisi dei prezzi.
Buona fine sicuramente, speriamo anche buon principio.
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