venerdì 6 gennaio 2012

A043 Il pensiero della cancelliera signora Merkel.

Angela Dorothea Merkel è nata col cognome Kasner ad Amburgo, il 17 luglio 1954. Il padre, Kasner, era pastore luterano. Benché sia nata ad Amburgo, la famiglia della Merkel si trasferì in Germania Est ed il fatto che la famiglia avesse due automobili e che potessero andare e venire liberamente tra le due Germanie depone a favore di coloro che ritenevano il padre come inserito nel partito comunista: sarebbe stato altrimenti impossibile che un pastore cristiano potesse godere di tale libertà nella Repubblica Democratica Tedesca.


Angela dette inizio alla sua carriera politica nella RDT, fece tutti i suoi studi all’Università di Lipsia ed ha una laurea e dottorato in chimica quantistica. Parla il russo correntemente e non ha alcuna preparazione in materia economica: è famosa per aver fatto delle gaffes clamorose per televisione su argomenti economici (si salvò poi nominando un buon economista al ministero delle finanze).
Ha dato segni di notevole disinvoltura nella coerenza di opinioni, una volta messa alle strette. La prima elezione al Bundestag avvenne in una circoscrizione ex RDT (Pomerania Anteriore). Per vari motivi è stata sempre obbligata ad equilibrismi, dai quali sin ora non è uscita sconfitta: Padre cristiano luterano pastore in territorio comunista. Equilibrismo possibile forse concedendo un aiuto comunista. Acquista popolarità rifiutando l’ingresso della Turchia nell’UE, poi però, per convenienze diverse, cambia opinione e ne sostiene la candidatura, alla faccia della coerenza(per far piacere alla Russia).
Nel 2000 si trova a guidare la CDU, partito conservatore cattolico mentre lei è ufficialmente una progressista evangelista: altri equilibrismi. Nel 2005 NON vince le elezioni ed è obbligata a cedere metà dei ministri al partito di Schröder: altri equilibrismi. Dopo l’elezione del 2005, il suo obiettivo dichiarato è quello di ridurre la disoccupazione.
Diciamo che i tedeschi hanno dovuto cedere al patto proposto dai francesi: una moneta unica in cambio della riunificazione tedesca. I tedeschi dell’ovest, nel loro profondo, guardano all’euro come ad una moneta subita e attribuiscono in parte la colpa alla Germania Est, oltre naturalmente  che ai francesi, eterni nemici: "Siamo stati obbligati ad accettare l’euro perché abbiamo voluto riunirci alla Germania Est, ma siamo stati obbligati dai francesi". In realtà i francesi temono i tedeschi perchè ormai troppe volte non si sono comportati bene, per usare un eufemismo.
La Merkel non capisce bene le implicazioni economiche e cerca di barcamenarsi: su questo ha un fiuto istintivo, per lo meno nel breve e medio termine. Non si rende tuttavia conto del fatto che la situazione è completamente diversa dalla fine della prima Guerra Mondiale ed è terrorizzata all’idea che ritorni la super-inflazione di Weimar.
E’ una persona che accetta equilibrismi a breve e medio termine pur di ottenere il suo obiettivo a lungo termine: la Germania sopra tutto e sopra tutti. Per vari motivi, ai tedeschi questo non è mai riuscito. Di una cosa la Merkel è sicura: deve vincere le prossime elezioni, quindi qualunque manovra che vada più in là delle scadenze dell’anno prossimo non la interesserà minimamente. Ha paura tuttavia che lo scioglimento dell’Unione Europea comporti un indebolimento della Germania.
Quindi, a differenza di quanto si possa credere, non è di (brutto) carattere come la Tatcher ma flessibile e disponibile a qualunque cosa nell’interesse della Germania, e tale interesse sarà perseguito se lei sarà ancora cancelliera. Venendo dall'est ed essendo evangelista, deve ancora dimostrare un sacco di cose...
Non aspettiamoci quindi niente di ragionevole ed inevitabilmente le cose andranno malissimo, a meno che...  a meno che qualcuno non la convinca che il suo interesse (tedesco) è quello di rafforzare l’Europa.
Una soluzione (l’unica?) sarebbe quella di offrirle il comando dell’Europa, ma i francesi non accetteranno. Se i francesi capissero, una volta risolti i problemi e concessa l’illusione alla Germania di comandare, subito dopo noi dovremo assolutamente continuare a ridurre il debito pubblico e dopo, solo dopo, riprendere un posto dignitoso.

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