domenica 29 gennaio 2012

A069 NIFA: Nazismo Internazionale Finanziario Assassino.


Mi trovo a dover parlare di qualcosa che sembra incredibile, ma i nostri risparmi dipendono essenzialmente da argomenti come quello che esporrò.
Quando dico i nostri risparmi, mi riferisco in realtà a tutto il nostro modo di vivere, perché tutti lottano e s'impegnano per la propria tranquillità futura.
Il fattaccio è accaduto nell'ultimo ventennio con la GLOBALIZZAZIONE.

Prima della Globalizzazione, ogni nazione, ogni paese, l'Italia, la Francia, la Germania e così via, avevano le loro regole e all'interno di ogni paese la politica comandava. Nel bene o nel male, comandava.
Anche alla presenza di una dittatura, come in Italia e in Germania negli anni '30, il sistema era sempre lo stesso: la politica comandava all'interno di ogni paese, anche se, durante le dittature, i governi non erano stati designati dai cittadini.
Paesi che erano dei microcosmi, ognuno isolato a modo suo, tant'è vero che in Italia vigeva l'Autarchia, che sta a significare comando interno ed autosufficiente.
Avevamo quindi dei paesi completamente indipendenti tra loro, all'interno dei quali tutto era deciso dalla classe politica dominante. Le banche, le istituzioni finanziarie, i commerci, erano tutti soggetti alla politica.
Questo è talmente vero che ogni paese aveva anche per le banche i suoi ordinamenti. Le banche tedesche erano, anche negli anni '30, più spregiudicate delle banche italiane: insomma, diverse.
Questo è stato vero sino a vent'anni fa, quando comparve la Globalizzazione. Nel frattempo il G7 si trasformò in breve in G20.
La Globalizzazione partì dal commercio, e, col consenso dei politici, si allargò in modo tale che i mercati furono non più dipendenti dai vari governi, ma si posero al loro livello e in breve tempo ad un'altezza ancora maggiore, dove i governi, per ignoranza, per stoltezza o per convenienza, lasciarono fare, sostenendo addirittura in pubblico che chi non accettava la Globalizzazione non accettava la modernità, l'evoluzione. Ma la Globalizzazione commerciale comportò, per il fatto di essere accettata, una deregolamentazione assoluta.
Il manufatto prodotto in Italia dal famoso calzaturificio aveva dei componenti prodotti in Indonesia a costi irrisori. Questo toglieva lavoro agli operai italiani ma nessuno osava parlare, per non essere tacciato da stupido conservatore. Anche perché nel frattempo la scala mobile aveva lasciato il posto all'inflazione programmata, ridicolizzando i sindacati e dimostrando che nessuno avrebbe più difeso gli operai. Eppure, almeno i sindacati sarebbero dovuti opporsi, senza lasciare l'iniziativa ai no global e agli inevitabili black blocs. Ma probabilmente anche i sindacati avevano i loro bravi interessi e oggettivamente il tutto si sta ripetendo con l'articolo 18, il quale sarà aggirato e non abolito.
Grossi interessi ruotavano attorno a questa distruzione dei paesi europei, colpevoli di aver preparato un welfare (pensioni, sanità) per i loro cittadini.
Non si poteva e non si può sostenere la concorrenza di paesi che pagano gli operai dagli ottanta ai cento euro al mese, senza pensione e senza sanità.
Improvvisamente il welfare, da una conquista che era, diventò una condanna. Non si ebbe la forza di alzare nuovamente delle barriere doganali invitabili. Si accettarono inoltre i lavoratori extra-comunitari, non come aiuto alle aziende affamate di mano d'opera, ma in sostituzione degli operai italiani.
I politici non ebbero la forza (o non ebbero l'interesse…) di condannare apertamente questo cambiamento insostenibile per noi europei, e lasciarono fare: in breve tempo, il commercio diventò una entità superiore, internazionale, senza confini e soprattutto senza regole, ovvero con pseudo -regole internazionali, più apparenti che reali.
IL commercio internazionale globalizzato si espanse ben presto e contagiò inevitabilmente la finanza. Perché inevitabilmente? Perché la fabbrica che si trasferiva dall'Italia in Indonesia, o la Mercedes che non pagava più tasse al governo tedesco perché gli utili li faceva ad Hong Kong, furono IL PRIMO SEGNALE che anche la finanza si stava portando fuori controllo, ad un livello superiore a quello, ormai ristretto e miserabile, superato ed antico, dei vari governi e dei vari paesi.
Interessi mostruosi gridarono ai quattro venti, seguiti dai giovani che vent'anni fa ancora giocavano coi soldatini e che quindi oggi non hanno trenta o quarant'anni, gridarono, dicevo, che la Globalizzazione, la finanza internazionale, il denaro erano il futuro: non il welfare, non la tranquillità. Come negli Stati Uniti.
Ai giovani non interessavano le pensioni: era un problema che avrebbero affrontato solo in futuro.
Ai giovani non interessava la sanità: a trent'anni è un problema remoto.
Poi, si son trovati senza lavoro e si chiedono il perché.
Gli obiettivi, i protagonisti da imitare erano i calcoli matematici finanziari e i premi Nobel (LTCM) che li avevano inventati e che moltiplicavano il denaro per 3.14 in 24 ore.
La finanza internazionale, deregolamentata (notate: deregolamentata!) era il futuro. E tutto divenne deregolamentato.
E ora, cito Sant'Agostino: "Uno Stato senza regole non è differente da una banda di ladroni."
La LTCM, con un milione di euro aveva comperato future per SEICENTO MILIONI DI EURO. E il protagonista di questa idiozia aveva ricevuto il premio Nobel! Quando LTCM fallì miseramente (bastava un 1% di perdita per perdere tutto, alla faccia della gestione prudente) ci si accorse che (UDITE, UDITE!) anche la Banca d'Italia aveva messo parte del Fondo Pensione dei suoi dipendenti in quella fregnaccia. La risposta fu: "Ma… avevano vinto il Nobel… sembrava una cosa sicura… avevano promesso solo il 20 per cento annuo…". Bravo. E un cretino apre una fabbrica per pagare le tasse a te e per guadagnare un dieci per cento ll'anno, quando gli va bene. Chi aprirà fabbriche? Ed ecco che l'economia finanziaria aumente ancora di più e prevarica l'economia industriale.
Tornando al NIFA , questo significa che:
1.  Il Nazismo Internazionale Finanziario Assassino si era elevato al di sopra dei governi nazionali, ed oggi non abbiamo solo il WEB, ma anche la rete nazista finanziaria internazionale.
2.  Organismi come la Banca d'Italia erano talmente certi dei loro princìpi che calarono le brache e riconobbero implicitamente che il NIFA la sapeva più lunga di loro.
3.  I proventi enormi del NIFA venivano usati anche per la droga, commercio di armi ed altre amenità, senza governi rompiscatole posti al controllo, il sogno di ogni delinquente.
Il NIFA ne fece talmente tante, soprattutto negli USA, dove ha completamente esautorato i politici, che nel 2008 si trovò comunque alle corde evenne a Canossa per chiedere pietà. Era il momento, se ci fossero stati dei politici avveduti, di cogliere la palla al balzo e di mettere questi delinquenti in ginocchio, ma…
…Non fu così: ormai la piovra del NIFA aveva comperato i politici e gli alti burocrati, ovvero molti di questi erano entrati a far parte del gioco.
Nel 2008, a Canossa, si sarebbe potuto decidere che nessuna organizzazione finanziaria d'ora innanzi sarebbe stata troppo grossa per fallire, mantenendole entro dimensioni ridotte ed adeguate; che ogni organizzazione finanziaria avrebbe dovuto aver sede in un paese ben preciso, non paradiso fiscale, e che l'organizzazione finanziaria stessa doveva essere sottoposta al controllo ferreo delle autorità locali; che la Globalizzazione era un disvalore, un non-valore e che nell'interesse del bene comune dovevano essere apposte delle regole.
Ma era troppo tardi: nel cosiddetto Basilea II si decise praticamente che le nuove regole dovevano essere dettate dal NIFA: infatti, si disse, chi meglio di loro poteva sapere le regole giuste? Chiedi al galeotto come debbano essere costruite le prigioni!
Mi vengono in mente certi delinquenti politici che, dopo aver sbagliato tutto nella vita, a loro dire pentiti, pretendevano di suggerire le nuove regole perché loro sapevano quali erano stati gli errori da loro stessi commessi.
Il NIFA invece, com'era ovvio, com'era chiaro, come doveva essere capito anche da un idiota, creò regole tali che se si fosse profilato un nuovo dissesto come nel 2008, questo doveva essere aggirato per il tempo più lungo possibile, in modo che una nuova eventuale Canossa fosse la cosa più remota possibile.
E qui ci troviamo ora.
Il NIFA ha preso in mano il comando mondiale e in Italia stiamo vivendo il primo esempio di un governo non eletto dal popolo.
Abbiamo una speranza sola: che Monti, assieme alla Chiesa Cattolica (ormai Opus Dei), stiano facendo il triplo gioco, per fregare il NIFA e metterlo di fronte al fatto compiuto. Si tratta di una speranza: se ha qualche fondamento, il prestigio di Monti dovrebbe aumentare rapidamente.
Tenete d'occhio non tanto le banche italiane, quanto quelle francesi e tedesche. Le americane e le inglesi sono spacciate da lungo tempo. 

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