Se andate a rileggervi
il blog A028 del 26 dicembre 2011 e il blog A034 del 30 dicembre 2011 vi
accorgerete che le nostre previsioni sul fatto che i tesorieri dei fondi
avrebbero fatto molta fatica ad abbandonare l’Euro si è avverata.
Dopo varie riflessioni,
i tesorieri hanno deciso che l’Euro ha migliori prospettive del dollaro e
pertanto hanno mantenuto la liquidità in Euro. Anche se ci potrebbero essere
comunque dei cambiamenti, siamo arrivati al 26 gennaio e nella mia decennale
esperienza non ho ricordi di grossi movimenti fatti dopo il 15 gennaio dell’anno.
A questo punto, come già detto in A028 e A034, la speculazione sullo spread si
trova con le unghie spuntate e i più avveduti tra gli speculatori stanno
cominciando a chiudere le partite al rialzo sullo spread.
Rimangono gli
americani, i giapponesi e le agenzie di rating americane su ordine del governo
americano.
Per capire cosa
significa la frase precedente, facciamo un riepilogo rapidissimo, anche se
molti di questi concetti sono stati esposti nei blogs precedenti.
Il risparmio mondiale
è una merce qualsiasi, come il petrolio, il rame eccetera. In questo momento le
posizioni maggiormente debitorie, sono nell’ordine:
1. Gli Usa, con 14194 miliardi di dollari di
debiti circa (feb 2911), alcuni dei quali da rinnovare e Obama vorrebbe evitare
perturbazioni, in quanto ci sono le elezioni a novembre 2012.
2. Il Giappone, con 9793 miliardi di dollari circa(
feb 2011)
3. L’EU, calcolando in vari modi, si può far
ammontare a 4500 miliardi di dollari.
I nostri nemici più
acerrimi in questo momento sono... Obama.
Gli hedge funds in
realtà non vogliono mai i defaults perché si troverebbero con grosse perdite,
ma Obama avrebbe tutto l’interesse a causare un default in Europa, per poi
poter dire che il successivo default americano è stato causato qui da noi europei.
Naturalmente non è vero, ma in ogni caso, anche se non riuscirà a mandare in
default l’Europa, gli converrà comunque fare in modo che tutti i risparmi
esistenti vadano negli Stati Uniti.
Si potrà obiettare che
il Giappone ha un debito mostruoso, maggiore dell’Europa e che quindi Obama
dovrebbe puntare sul dissesto giapponese, ma il Giappone ha in realtà parecchio
denaro negli Stati Uniti e i giapponesi vanno lasciati tranquilli, perché potrebbero
indispettirsi e chiedere i soldi, che comunque non saranno rimborsati.
Anche la
destabilizzazione del Mediterraneo meridionale può rientrare nel gioco degli
Usa.
Dunque, gli unici che
hanno interesse a boicottare l’Europa sono Obama e i suoi amici.
Dopo che i tesorieri
mondiali sono rimasti in Euro, questo è un poco più difficile. SI tratta
comunque di una lotta per la sopravvivenza, dove è probabile comunque che o non
vinca nessuno o che vincano gli Stati Uniti. Se non vince nessuno, bisognerà
dare una calmata ai mercati finanziari. Di questo, ne riparleremo.
A proposito: rileggetevi
anche il blog A050, La grande carognata, del 13 gennaio 2012.
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