venerdì 27 gennaio 2012

A068 Shoah e situazione economica attuale: un parallelo.


Mio padre era un addetto ai lavori. Aveva fatto la Marcia su Roma nel 1922, poi, siccome durante il fascismo non erano ammessi gli scioperi, era stata istituita la figura del Giudice del Lavoro. Tale figura non poteva essere dipendente di un'azienda né tanto meno datore di lavoro. Dato che mio padre aveva una fabbrica di caramelle a San Polo, sestiere di Venezia, dovette vendere la fabbrica e col ricavato (75000 lire, una cifra molto grossa), comperò Buoni della Lupa al 3 per cento. Con queste cedole poteva fare il Giudice del Lavoro, carica onorifica.

Essendo in qualche modo membro della Magistratura Giudicante, molte volte ebbi il sospetto che fosse al corrente delle deportazioni decise dai giudici ed effettuate dai tedeschi, soprattutto dopo l'8 settembre.
Interrogato da me varie volte sulla Shoah, perché a Venezia nel 1955, quando io avevo 12 anni, al Museo Correr si effettuavano delle orribili mostre fotografiche sull'argomento, mio padre era nauseato da ciò che vedeva e mi diceva, credo in buona fede, che mai e poi mai avrebbe pensato a cose del genere, che si trattava di delitti incredibili, disumani, e, come dice un recente libro di un friulano di cui non ricordo il nome, "Se c'è un Padreterno, dovrebbe chiedere perdono ai deportati". Ovviamente non diceva proprio così, ma il senso era quello.
Solo dopo anni ci siamo resi conto della realtà, talmente incredibile che ci sono ancora dei fenomeni di negazionismo, cioè di rifiuto, in parte forse dovuti anche all'enormità di quanto successo.
Ebbene, ecco il parallelo che voglio illustrare, senza che questo ovviamente vada a sminuire l'orrore della Shoah stessa.
Mentre i campi di concentramento e l'olocausto sono in realtà iniziati il 9 e 10 novembre 1938 in Germania (Notte dei Cristalli) e con le leggi razziali in Italia, la spaventosa crisi attuale, che si concluderà secondo me tra venti anni e col sangue per le strade, s'iniziò con la globalizzazione.
Con la globalizzazione abbiamo avuto una dicotomia, una divisione completa tra realtà operativa finanziaria internazionale, che può spaziare senza limiti a livello dell'orbe terracqueo e le superate, vecchie regole degli Stati, regole che valgono solo all'interno dei confini degli stati.
Le vecchie regole degli Stati sono per l'appunto vecchie perché la globalizzazione le ha cristallizzate come tali: altrimenti non sarebbero vecchie per niente.
Dalla globalizzazione, un nazismo finanziario percorre e domina il mondo senza controllo alcuno. Non solo: chi si oppone a queste assurdità viene tacciato da ignorante, quando anche i nazisti finanziari attuali non si rendono conto di quello che sta succedendo e sono strumenti inconsapevoli di un Orrore superiore, così come mio padre prima e durante la seconda guerra mondiale.
Immagino un periodo, tra vent'anni, in cui dovremo celebrare il giorno della Memoria Finanziaria, perché questo non debba ripetersi in futuro.
Dal canto mio, non riesco a trovare delle vie d'uscita per il semplice motivo che NESSUNO in questo momento conosce esattamente le esposizioni dei vari paesi a livello planetario. Le esposizioni dei privati (banche comprese) sono conosciute ancor meno.
Nel 2008, abbiamo avuto l'incredibile colpo di fortuna di poter decapitare questi mostri di Orrore: le istituzioni finanziarie private (banche comprese), che operavano senza regole, ridotte a mal partito dal loro stesso approccio, chiedevano di essere nazionalizzate, insomma chiedevano pietà. Bastava trasformarle in piccole banche sotto controllo, dove il too big to fail doveva essere eliminato per sempre dalla faccia della Terra.
Incredibilmente, criminalmente, disonestamente, vigliaccamente, col Basilea II si è detto: chi meglio di voi, esperti di finanza nazista, potrebbe suggerire le nuove regole?
Hanno chiesto a Hitler (che chiedeva pietà) di stabilire le nuove regole!
Accortisi poi dell'errore infamante che griderà vendetta al cospetto di Dio, hanno cercato di raffazzonare il tutto col Basilea III. Troppo tardi. L'impero americano uscirà vincente, ma, come nel Dies Irae, impererà per sepulcra regionum, per regioni di morti e di sepolcri. Poi, ci saranno le dittature asiatiche. Oswald Spengler ha predetto tutto dal 1910, decennio compreso.
L'Italia è il primo paese dove il nazismo finanziario ha preso il comando ufficialmente.
La Shoah finanziaria: ma come ha potuto succedere? Esattamente come l'accordo di Monaco dove Francia e Inghilterra hanno lasciato carta bianca ad Hitler per il quieto vivere. Fatti agnello e il lupo ti sbrana. Nel 2008, i politici si sono fatti agnelli e il lupo li ha sbranati.
Gran parte delle colpe, secondo me, ammesso che sino al 2008 i politici fossero stati innocenti e solamente stupidi, è stato quello di non capire che, per i politici stessi, anche in America, sarebbe stata la fine. Come i parlamentari italiani dopo il 1922, dove Mussolini era stato pur chiamato dal Re.
I politici in America si sono fatti coinvolgere per rubare, e furono tutti coinvolti ed eliminati dalla finanza nazista.

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